Tributo al portiere gattinarese Angelo Colombo

Sabato 30 novembre alle ore 18 presso la Sede dell'Associazione Cuncordu di Gattinara, in Corso Vercelli 260, sarà presentato il libro “Il volo di Colombo” di Gian Luigi Caron. Un omaggio fortissimamente voluto dai Circoli Sardi “G.Dessì” di Vercelli e “Associazione Cuncordu” di Gattinara e dedicato all'ex portiere del Cagliari Calcio, Angelo Martino Colombo. Dopo aver contribuito alla scalata dalla Serie C alla Serie A, è stato il primo portiere ad indossare la casacca rossoblù nella massima serie.

L'ingresso è libero.

Dopo il “premio alla carriera” consegnatogli il 10/06/2006 in occasione dell'Incontro di "Vecchie Glorie" tra F.C. Gattinara e U.S. Pro Vercelli, finalmente le due associazioni sarde “Cuncordu” di Gattinara e “G. Dessì” di Vercelli, sono riuscite a dedicare un libro ad Angelo Colombo, come riconoscimento ad un gattinarese (nato a Gattinara e oggi residente a Vercelli), che ha militato nel Cagliari Calcio dal campionato 60/61 al campionato 64/65, di cui Vladimiro Caminiti scrisse: «Un falco tra i pali, dotato di una presa di acciaio. Un portiere di altri tempi».

Angelo “Martino” Colombo detto “Penna Bianca” è il portiere di calcio nato nella terra piemontese di Gattinara nel 1935, che dal 1955 al 1975 ha volato tra i pali d’ Italia, partendo dalla cittadina del vercellese e indossando successivamente maglie diverse a partire da quella della Pro Vercelli al Messina, dal Cagliari alla Juventus e poi con il Verona, chiudendo la carriera a Omegna (VCO) ormai quarantenne. La Sardegna è stata per lui il luogo che lo ha reso famoso per le gesta compiute agli inizi degli anni sessanta nella squadra del Cagliari, col quale iniziò, in serie C, per arrivare a solcare i campi di serie A e lasciarlo con una squadra forte in cui si segnalava il giovane Gigi Riva oltre a grandi talenti che pochi anni dopo vinsero lo scudetto.

Dal 1965 al 1973 la serie A ha visto Colombo distinguersi come ottimo portiere e non solo. Il libro “Il volo di Colombo” ripercorre le tappe calcistiche della sua carriera, attraverso immagini, schede e ricordi e ad un breve racconto di Gianluigi Caron, nipote di Giampiero Boniperti, che condivise con lui l’esperienza bianconera, se pur non più da giocatore. La pubblicazione si è resa possibile in particolare grazie all’aiuto dei circoli sardi Cuncordu di Gattinara e Dessì di Vercelli, riconoscenti per la sua avventura presso la compagine di “Casteddu”, che hanno contribuito fornendo immagini e testimonianze di vecchi compagni d’avventura in particolare cagliaritani.