Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
“Fèminas de perda e de soli” di/con Francesca Falchi - Circ. Sardi "Montanaru" di Udine
A Udine, sabato 1° marzo 2014, alle ore 18.00, il Coordinamento Nazionale delle donne FASI e il Circolo Sardi Montanaru di Udine, presso la sede sociale (Via delle Scuole 13), in una serata speciale presenteranno il progetto teatrale “Fèminas de perda e de soli”, scritto e recitato dall’attrice e drammaturga cagliaritana Francesca Falchi. Interviene Maria Concetta Marceddu, coordinatrice nazionale donne FASI.
Scrive Francesca Falchi: «Come il mare che circonda l’isola, che resiste alla ruggine gelida del maestrale ed alla costanza tiepida del levante, rimanendo identico a se stesso. Come la terra che dell’isola è corpo atavico ora perduto in distese riarse e fiorenti, ora impervio nella sua anima scolpita a vivo. Le “donne di pietra e di sole” attraversano la storia la letteratura l’arte la scienza e l’imprenditoria della Sardegna con la consapevolezza di chi sa che anche il flusso più lieve può incidere la roccia con la sua costanza e la sua determinazione. Dalla martire “karalitana” santa Barbara a Julia Carta, la giovane di Siligo processata per stregoneria; dall’ “ardita virago” Donna Lucia Delitala Tedde a Donna Francesca Sanna Sulis imprenditrice che avviò una fiorente coltura dei bachi da seta e fu anche la prima stilista “made in Italy”; da Adelasia Cocco la prima donna a ricoprire l’incarico di medico condotto in Italia alla cantautrice ed attrice Maria Carta; dalla poliziotta Emanuela Loi, vittima dell’attentato in Via d’Amelio fino a Maria Paola Masala, prima donna ad essere assunta quale giornalista nella redazione dell’ “Unione Sarda”. Le “fèminas de perda e de soli” rappresentano il cuore femminile della Sardegna, una terra che custodisce la sua identità primigenia adattandosi ed evolvendosi ma rimanendo uguale a se stessa in quei valori di granito cangiante, in quel sentire che è viscere e sangue, in quell’esistere che la conduce, tra sabbia e mirto, nel suo futuro screziato, ancorandola con tenacia romantica e coraggio incalcolabile al suo femminile passato».
L'appuntamento è per tutte le donne, ma l'ingresso è aperto e consigliato anche agli uomini.
Francesca Falchi, nata a Cagliari, diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna, finalista al Premio Scenario 1995 con "Christiane Forse", si laurea nel 2002 con una tesi dal titolo "Pasolini e la Spagna". Nel 2011 il saggio “El juanero-Pasolini e la Spagna”, edito nel 2003, viene tradotto in Spagna dalla Editorial Alreves di Barcellona. Vincitrice, negli anni, di numerosi e importanti premi, nel 2013 viene insignita del Premio di drammaturgia “In punta di penna” e del “Premio di scrittura femminile”, XIV edizione, “Il Paese delle donne” sezione TEATRO con il testo “Vettorina nella città dei pezzi di ricambio”. Il suo lavoro si focalizza sulla Shoah, sulle tematiche di genere e LGBT.