Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Conferenza di Franco Laner sul patrimonio archeologico sardo – Associaz. Amicizia Sarda di Treviso
Sabato 7 giugno 2014, alle 18.00, nell’ Auditorium Stefanini”, in viale III Armata 5 a Treviso (zona Borgo Cavalli), per iniziativa del Circolo “Amicizia Sarda” ci sarà un “meeting” sulla conoscenza e valorizzazione del patrimonio archeologico sardo.
Relatore sarà il prof. Franco Laner, architetto e professore ordinario di Tecnologia dell’architettura che ha insegnato nell’università UAV di Venezia.
Il prof. Laner, non sardo ma innamoratissimo della Sardegna per gli studi che ha condotto e che conduce, terrà una conferenza su "Scoperte e curiosità sul patrimonio archeologico
sardo (nuraghi, dolmens, tombe dei giganti, menhir, domos de janas, pozzi sacri …)", un insolito viaggio nella Sardegna preistorica e nella civiltà nuragica.
Questo un breve estratto della sua presentazione: “…Il mio contributo… non può che partire dalla disciplina che insegno, in particolare la storia delle costruzioni. Gli oggetti sono i monumenti, l’ambiente, i manufatti del patrimonio storico ed archeologico. Guardando i muri a secco di vari territori sardi, quasi opera residuale del nuragico, mi verrebbe da dire che anche i muri a secco, per il loro straordinario magistero costruttivo, dovrebbero essere tutelati e valorizzati come patrimonio ed ovviamente con essi le opere megalitiche (dolmen, betili e circoli), le opere ciclopiche (nuraghi, muraglie, pozzi e tombe di giganti), di cui i muri a secco sono figli. Questi elementi del patrimonio costruito dunque, con pietra a secco, megalitico o ciclopico, non appartengono che in parte all’archeologia. Appartengono a pieno titolo alla storia dell’arte, dell’architettura. Ma anche alla scienza, come all’astronomia, cui spesso fanno riferimento. Ad esempio la valorizzazione del Pozzo di S. Cristina a Paulilatino non può che passare dall’arte, dall’architettura, dall’astronomia, dalla perfetta tecnologia costruttiva e dall’emozione che la sua visione e visita è capace di trasferire... Purtroppo segni fondamentali, incisi o dipinti, non sono né tutelati, né valorizzati. Pittogrammi o psicodrammi non sono esplicitati, bensì abbandonati all’incuria e al degrado, al vandalismo…”.