Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Villaggi rurali medievali sardi - Circolo dei Sardi "Montanaru" di Udine
A Udine, sabato 15 novembre 2014, alle ore 17.30, presso il Circolo Sardi "Montanaru", via delle Scuole,13, ai Rizzi, per la rassegna “Incontri dedicati alle testimonianze archeologiche che ci giungono dal passato” conferenza “Seguendo le tracce degli antichi… special”.
La Società Friulana di Archeologia, per valorizzare gli studi di giovani laureati, organizza degli incontri legati all’archeologia, per far conoscere al pubblico argomenti poco noti, ma di notevole interesse, con il sostegno della Fondazione Crup Arte e Cultura, il patrocinio di Consiglio Regionale del FVG, Provincia di Udine e Turismo FVG e la collaborazione del Circolo Sardi “Montanaru” di Udine.
Sabato 15 novembre, dopo i saluti dei presidenti delle due associazioni, Maurizio Buora (SFA), farà una “breve introduzione sull’archeologia della Sardegna” e Maily Serra (Università degli Studi di Cagliari) parlerà su “Villaggi rurali medievali tra abbandoni e continuità di vita: il caso delle curatorie di Trexenta e Siurgus (Sardegna centro-meridionale)”.
“Lo studio degli insediamenti è uno dei temi più noti dell’archeologia medievale. A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso l’attenzione di storici e archeologi per il panorama dei villaggi medievali scomparsi ha dato origine ad un importante filone di ricerca di carattere europeo. Solo in tempi molto recenti, tuttavia, gli archeologi che operano in Sardegna si sono dedicati allo studio di questi abitati indagando contesti dislocati nella porzione centro settentrionale dell’isola.
Con questo contributo ci si propone di ampliare il panorama delle ricerche sul tema citato in un’area centro meridionale della Sardegna che nel corso del Medioevo costituiva una importante area di frontiera interna fra il Giudicato (o Regno) di Calari e quello di Arborea. La study zone era composta da circa cinquanta insediamenti, di cui solamente una quindicina sopravvissuta fino ai giorni nostri. Tra ville rustiche di origine romana, domestias, donnicalias, villaggi e villenove, attraverso l’approccio tipico della Landscape Archaeology di matrice inglese e con la metodologia multidisciplinare dell’archeologia postmedievale, si è riusciti a ricostruire l’arco di vita di numerosi abitati scomparsi e a tracciare un quadro evolutivo diacronico di quelli ancora esistenti studiandone la topografia, l’evoluzione urbanistica e l’assetto economico.
Pur focalizzandosi sul periodo storico compreso fra il XII e il XVII secolo, sono state prese in esame le evidenze archeologiche preesistenti al fine di analizzare approfonditamente l’evoluzione delle dinamiche insediative in stretta relazione con le modifiche impresse al paesaggio dai vari gruppi umani nel corso dei secoli, indagando, in tal modo, anche i differenti sistemi economici”. (dal comunicato stampa)