Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
“Cantar l’altrove”, omaggio a Sergio Atzeni al “Book City” di Milano - Centro Sardo "La Quercia" di Vimodrone (MI)
La rassegna “BOOK CITY” di Milano propone annualmente una fitta serie di reading, presentazioni di libri, convegni, incontri, spettacoli, laboratori, seminari, interattività: tutti eventi quindi imperniati sulla lettura.
Tra le manifestazioni della quattro giorni dell’edizione 2014 (la terza: 13-16 novembre) ci sarà anche un evento alla cui promozione e organizzazione ha collaborato il Circolo dei Sardi “La Quercia” di Vimodrone.
Infatti, grazie agli artisti Marta Proietti Orzella e Alessandro Aresu, il Circolo ha avuto la soddisfazione di veder approvato un progetto culturale che darà un tocco di sardità all’edizione 2014 del "Book City" di Milano.
Domenica 16 novembre 2014, alle ore 20.30, a Milano, presso Casa delle Arti – Spazio “Alda Merini”, in via Magolfa 32, il Circolo Culturale dei Sardi “La Quercia” renderà omaggio a Sergio Atzeni (1952-1995), uno degli scrittori sardi più importanti del Novecento, le cui opere sono tradotte anche in Francia, in Germania e nel mondo ispanofono e anglofono.
Lo spettacolo “Cantar l’altrove”, che l’attrice Marta Proietti Orzella e il sound designer Alessandro Aresu presentano nell’ occasione, propone prosa e poesia di Sergio Atzeni – da “Versus” e da “I sogni della città bianca” – : il progetto è nato con la preziosa collaborazione di Rossana Copez, a cui si deve la scelta dei brani e che sarà ospite della serata, insieme a Luigi Manconi (critico letterario), a Serafina Mascia (presidente FASI), a Tonino Mulas (presidente onorario FASI) e a Carlo Casula (presidente del Circolo “La Quercia”).
“Cantar l’altrove” è un percorso, anche musicale, tra i protagonisti di storie che appartengono alle più svariate classi sociali, anche se Atzeni mette in scena soprattutto il popolo degli umili, degli sconfitti, dei marginali. «Mi cerco le storie e non le invento», aveva detto Atzeni in una intervista. Ecco che i racconti nascono sia dalla volontà di realizzare vari racconti sui quartieri cagliaritani - nella fattispecie si tratta di Castello - sia dalla notizia storica. “Storia di Carluccio”, “Storia di una monaca” si alternano ai versi della raccolta “Versus”, però sempre al ritmo dell' uso originale della lingua che caratterizza lo stile inconfondibile di Sergio Atzeni.