Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Radici giudaiche in Piemonte e in Sardegna: pani azimi e lievitati – Circolo Culturale Sardo "Su Nuraghe" di Biella
A Biella, sabato 24 gennaio 2015, alle ore 21.00, nelle sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe, Battista Saiu e Agostina Becchia presenteranno “Il pane del Sabato”, azimo e lievitato.
In Sardegna, “venerdì” si dice “chenapura”, ossia, “cena senza lieviti”, con esplicito rimando al Seder, il sabato che precede la Pasqua ebraica, ricordo del pane mangiato dal popolo di Javè durante la fuga dall'Egitto. Durante la Quaresima e fino a Pasqua, nell’Isola vengono preparate “trizzas, funes” e “pipias/puppias” che, nella forma, rimandano alla challah, il pane del Sabato.
In Piemonte, con nomi diversi a seconda delle località – canestrelli, a Biella e nel Canavese; massot o nasirot, a Vercelli – si producono pani azimi, sottili ostie ottenute con lastre incandescenti, ancora ritualmente distribuite in contesti sacri paraliturgici o, più prosaicamente, rielaborate e messe in vendita da panifici e pasticcerie; nelle versioni commerciali vengono colorate, edulcorate, aromatizzate e accoppiate con al centro creme, marmellate o l’esotico cioccolato, come nel caso biellese.
A Su Nuraghe di Biella sarà possibile vedere e degustare la challah, il pane del Sabato, proveniente dall’antico panificio Urbani, attivo nel ghetto ebraico di Roma e i canestrelli biellesi, cotti su antiche piastre, ottenuti da ricetta tradizionale della Valle dell’Elvo. In mostra, pinze per canestrelli provenienti da collezioni private e messe a disposizione dalla “Casa Museo” di Rosazza. (Simmaco Cabiddu)