Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Libro “Aqua (Non ci sarà la morte)” di Filippo Melis – Circolo dei Sardi nel Bellunese di Belluno
Il Circolo dei Sardi nel Bellunese, presso la Sala Parrocchiale di Cavarzano in Belluno (via Castellani, 3), giovedì 8 ottobre 2015, alle ore 18.00, organizza la presentazione del libro “Aqua (Non ci sarà la morte)” di Filippo Melis, emigrato sardo che abita in Catalogna (Spagna).
Interverranno: Direttivo Circolo dei Sardi nel Bellunese e l’autore.
Il libro è dedicato alle tragedie del Vaiont, dell’alluvione in Sardegna e ad altre tragedie che hanno come comune denominatore l’acqua.
«Il mio secondo libro “Aqua (Non ci sarà la morte)” può essere diviso in due parti. La prima è composta da trentacinque poemi. I primi trentatrè sono dedicati ai luoghi in cui quel maledetto 9 ottobre 1963 si abbattè l’onda funesta che causò la morte di quasi duemila innocenti. Paesi, frazioni di montagna, terre, animali, alberi, strumenti di lavoro, paesi e altre frazioni a fondo valle sono uniti dallo stesso destino amaro. I restanti due poemi sono dedicati rispettivamente al ciclone che ha colpito la Sardegna, nel novembre del 2013 e causato la morte di sedici innocenti, tra cui due bambini di due e tre anni; mentre il secondo di essi è stato composto per ricordare, anche senza nominarle esplicitamente, tutte le altre stragi e disgrazie legate all’acqua che hanno causato negli ultimi tempi morti innocenti e disastri immani sia in terra sarda che in altre regioni italiane. Queste ultime due poesie parlano, dunque, anche se in termini non esclusivi, del rapporto di amore e odio della nostra terra con la protagonista di questo libercolo. Anche da noi, purtroppo, come in moltissimi altri luoghi, l’acqua ha portato gioia e distruzione.
Come appendice alla prima parte, ho aggiunto dieci traduzioni mie di poemi di autori a me molto cari di lingua spagnola, polacca e portoghese in cui l’acqua è ritratta come un elemento benigno e portatore o dispensatore di amore. Alcune di queste poesie vedono per la prima volta la luce in lingua italiana.
Nella seconda parte del libro, intitolata “Testimonianze”, sono stati inseriti i ricordi, i pensieri e le opinioni di alcune vittime e di altre persone che, pur non avendo preso parte direttamente alla strage, hanno a cuore la storia della valle del Vajont e dei suoi abitanti e lo hanno dimostrato nel corso degli anni con il loro impegno personale e professionale». (Filippo Melis)