Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
“Colpi di scure e sensi di colpa: storia del disboscamento della Sardegna” di Fiorenzo Caterini - Centro Sardo "La Quercia" di Vimodrone (MI)
A Vimodrone (MI), sabato 14 novembre 2015, presso la sede sociale (Via Fiume, 22), alle ore 17,00, il Centro Sardo "La Quercia" presenta il volume di Fiorenzo Caterini “Colpi di scure e sensi di colpa: storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi” (Sassari, Carlo Delfino, 2013, pagine 286).
Con l'autore interverrà Paolo Pulina, giornalista pubblicista, dell’Esecutivo nazionale della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia).
Il libro ripercorre gli anni del disboscamento della Sardegna grazie ad un lavoro interdisciplinare che vaglia i dati statistici, le testimonianze dell´epoca, i documenti, gli aspetti politici, economici, sociali e antropologici, i pareri degli esperti, in particolare dei botanici e dei naturalisti.
"Tutti i viaggiatori dell'Ottocento descrivono una Sardegna ricca di boschi in cui la vegetazione lussureggiante avvolge ogni anfratto, ogni spazio. Tutti i viaggiatori del Novecento, al contrario, raccontano di un'isola arida e spoglia di risorse. Cosa è accaduto di rilevante e drammatico tra i due secoli da produrre una dicotomia così forte tra le due Sardegne descritte? Ne parla Fiorenzo Caterini nel suo saggio 'Colpi di scure e sensi di colpa: storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi' attraverso una narrazione che ha il rigore scientifico del ricercatore e la passione di chi, quotidianamente, opera sul territorio per la tutela ambientale. L'autore, Ispettore del Corpo Forestale, fervente ambientalista e acuto antropologo, partendo dai toponimi di matrice vegetale della geografia sarda - traccia inequivocabile della presenza di specifiche presenze arboree - approfondisce come in un'inchiesta penale le vicissitudini che si sono susseguite nell'Isola e che nel corso del tempo l'hanno relegata in un ruolo marginalizzato (ultimo posto per estensione del manto boscoso a livello nazionale) o, secondo i parametri degli studiosi di sistemi globali, in una posizione semi-periferica: non colonia ma neppure area centrale. Un 'passaggio' che la storia dell'isola ha scandito con precisi e documentati avvenimenti e che la stessa storia - perlomeno quella ufficiale dei 'vincitori' - ha tramandato fino ai giorni nostri con modalità mistificatorie". (Irene Melis)
L’autore. Fiorenzo Caterini, 50 anni, cagliaritano d’origine ma residente a Tempio Pausania, Ispettore del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale, ha ricoperto per anni l’incarico di responsabile della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania, dove ha condotto numerose inchieste giudiziarie di natura urbanistica, paesaggistica, ambientale. Attualmente riveste l’incarico di Comandante della Stazione Forestale di Luogosanto. Ha conseguito la Laurea in Scienze dei Beni Culturali e la Laurea Specialistica in Antropologia Culturale, entrambe con il massimo dei voti. Attivo in campo ambientale e culturale e appassionato di sport all’aria aperta (è stato più volte campione regionale di Triathlon) e di escursioni, da sempre si interessa delle problematiche ambientali dell’isola, abbinando le competenze professionali con gli studi storici, geografici e antropologici. In particolare, tra le altre cose, si è interessato alla problematica della sentieristica naturale nell’Isola, fondando insieme ad altri appassionati l’associazione “Asfalto? No Grazie!” per la tutela delle strade storiche e dei sentieri a fondo naturale di interesse ambientale e paesaggistico. Lo studio sul disboscamento della Sardegna rappresenta la sintesi di un lavoro che ha unito felicemente l’ambito scientifico del Dipartimento delle Scienze Umane presso l’Università di Sassari, diretto dal prof. Mario Atzori, con le esperienze professionali nel Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale.