Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Conferimento Premio “Salvatore Mannironi” 2016 a Mons. Angelo Giovanni Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana – segnalazione FASI per Roma
Premio “Salvatore Mannironi”
A Roma, mercoledì 27 aprile 2016, alle ore 17.00, nella Sala della Pinacoteca Pietro da Cortona, in Campidoglio, sarà conferito per il 2016 il Premio “Salvatore Mannironi" a Mons. Angelo Giovanni Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana: vivido esempio di impegno religioso, sociale e culturale. Il Premio, nato nel 1984 e giunto alla XXX edizione, è destinato annualmente a una persona che abbia tenuto alto il nome della Sardegna e contribuito alla sua valorizzazione.
(Mario Segni, presidente)
Alla cerimonia saranno presenti i rappresentanti dei Circoli FASI di Roma e la presidente della FASI, Serafina Mascia.
Comunicato stampa
PREMIO MANNIRONI 2016
La Giuria, Mario Segni (presidente), Grazia Mannironi, Antonello Arru, Gemma Azuni, Sergio Berlinguer, Antonio Casu, Pasquale Chessa, Annamaria Cossiga, Filippo Lubrano, Francesca Mannironi, Attilio Mastino, Anna Mura Sommella, Arturo Parisi, Franco Siddi, Luigi Zanda, ha conferito all'unanimità il Premio Mannironi 2016 a sua Eccellenza, l’Arcivescovo
ANGELO GIOVANNI BECCIU
sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato
vivido esempio di impegno religioso, culturale e sociale.
Il premio Mannironi, nato nel 1984, giunto alla trentesima edizione, è destinato annualmente a una persona che abbia tenuto alto il nome della Sardegna in Italia e nel mondo.
Fra i premiati, a cominciare dal primo, il generale Franco Angioni, di ritorno dalla Campagna del Libano, ci sono stati l’ottavo presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il principe Karim Aga Khan (il solo non sardo), il pittore Aligi Sassu, l'archeologo Giovanni Lilliu, il jazzista Paolo Fresu, il calciatore Gianfranco Zola, la direttrice dei Musei Capitolini, Anna Mura Sommella, l’economista Paolo Savona.
Il Premio ricorda la figura di Salvatore Mannironi, antifascista, costituente, parlamentare, ministro. Un politico del passato ma un esempio anche per il futuro.
Laureato in giurisprudenza, esercitò a Nuoro la professione di avvocato. Nel 1919 si iscrisse al Partito Popolare Italiano. Fra i vari incarichi fu direttore de “L'Avvenire di Nuoro”.
Nel 1943 fu arrestato dalla polizia fascista e condotto presso il campo di concentramento di Isernia. Nel 1945 prese parte alla Consulta Nazionale come esponente della Democrazia Cristiana. Eletto all'Assemblea Costituente nel 1946, fu membro della Commissione dei 75, nella sottocommissione che si occupava di redigere gli articoli sull’ordinamento costituzionale dello Stato.
Eletto deputato fin dalla prima legislatura fino alla sesta, passò al Senato nel 1968.
È stato ministro della Marina Mercantile nel governo Colombo. Morì in carica il 6 aprile 1971.