Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Convegno “Boghes pro Gramsci” – Associazione Culturale Sarda "Quattro Mori" di Livorno
Il valore “dell’Anno Gramsciano”, a 80 anni dalla scomparsa dell’intellettuale sardo
L’ Anno Gramsciano è da poco iniziato. In tutta Italia sono già in tanti ad aver colto questa preziosa occasione per organizzare iniziative ed eventi dedicati al pensatore italiano più studiato e tradotto al mondo. Intellettuale e dirigente politico, la sua tormentata e dolorosa esperienza di prigioniero ebbe inizio l’8 novembre 1926, alla vigilia dell’approvazione delle “Leggi eccezionali fasciste”.
La sua vicenda carceraria e la prematura scomparsa lo hanno reso un martire e un eroe. Egli stesso, tuttavia, aveva rifiutato queste etichette: lo dimostra la lettera del 12 settembre 1927 rivolta al fratello Carlo in cui affermava di non voler fare “né il martire né l’eroe”. “Credo”, proseguiva nella sua missiva, “di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo”.
Gramsci morì il 27 aprile 1937 presso la Clinica Quisisana di Roma a causa di un’emorragia cerebrale che l’aveva colpito due giorni prima: “il giorno stesso in cui il giudice di sorveglianza del Tribunale di Roma”, “gli aveva comunicato che, terminato il periodo della libertà condizionata, veniva sospesa ogni misura di sicurezza nei suoi riguardi”.
In questo contesto l’Associazione Culturale Sarda “Quattro Mori” di Livorno organizza l’ evento culturale “Boghes pro Gramsci”, che si terrà a Livorno, domenica 7 maggio 2017, alle ore 16.00, presso l’auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (via Roma 234), e che vedrà l’intervento dei seguenti sudiosi: Giuseppe Manias (su “Gramsci attraverso le immagini”); Stefania Calledda (“Gramsci e il giornalismo integrale”); Luca Paulesu (Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza); Simone Pisano (moderatore).
L’ iniziativa nasce dalla volontà di dare un marcato rilievo anche istituzionale alla figura di Antonio Gramsci, come politico, giornalista, pensatore e intellettuale riconosciuto e studiato a livello internazionale, e ancora per diffondere quanto più possibile tra le giovani generazioni quella che è l’universalità, la profondità e l’alto valore morale ed educativo del suo pensiero e delle sue riflessioni. La Sardegna ha bisogno di riappropriarsi di questa figura in maniera sostanziale, attivando momenti di approfondimento e di confronto culturale, e queste ricorrenze ci forniscono un’occasione da cogliere per poterlo fare.
Nella circostanza si potranno ammirare alcune opere dello sculture Roberto Marmelli esposte all’uopo nell’ area del convegno. (Antonio Deias, presidente)