Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
“Una storia per l’eternità”. Suggestioni gramsciane per il terzo millennio – Circolo Culturale “Grazia Deledda” di Parma
A Parma, domenica 3 dicembre 2017, alle ore 18.30, il Circolo Culturale “Grazia Deledda”, con il patrocinio di: Regione Sardegna, F.A.S.I., A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), Istituto Alcide Cervi, presso Teatro Lenz (Via Pasubio 3), propone “UNA STORIA per L’ETERNITÀ”. Suggestioni gramsciane per il terzo millennio.
Recital ideato e interpretato da Gisella Vacca.
Arrangiamenti al pianoforte di Nicola Meloni.
Partecipazione straordinaria di Francesco Fry Moneti.
Dopo lo spettacolo il Circolo G.Deledda offrirà “su cumbidu /piccola degustazione” di prodotti tipici sardi. Vi aspettiamo
Il recital è stato commissionato all’artista sarda dall’associazione Casa Museo A. Gramsci di Ghilarza, paese in cui Antonio Gramsci trascorse l’infanzia, circondato dall’amore incondizionato della sua famiglia, ed è la rievocazione, in versi e in canti, del dolore di tante anime sofferenti: i martiri del lavoro, della repressione, della lotta per l’autodeterminazione e per la libertà, della prigionia, anime alle quali Gramsci avrebbe senz’altro, anche oggi, offerto le sue parole, la sua lotta, la sua vita.
Il programma prevede, accanto ad alcune lettere dal carcere ed a riflessioni dell’uomo politico, piccoli ma significativi squarci di vita quotidiana di Gramsci bambino ed adulto, oltre al prezioso frammento di un’intervista a Teresina (la sorella più amata, una delle fonti più importanti per la ricostruzione della biografia di Nino); accosta il lamento dei poeti che l’hanno pianto a quello del popolo e intona ninnenanne nella lingua che l’ha cresciuto, in quella che ha cresciuto i suoi figli sconosciuti, ed altre strazianti ninnenanne; canti di lotta e canti d’amore, di popoli che Gramsci avrebbe sicuramente amato, il lamento di una madre, inconsolabile come la sua, “nonostante vivesse nell’unico paradiso che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli”.
Non manca il richiamo alla Sardegna, con alcuni canti e con testi particolarmente rilevanti rispetto alla lingua e alla cultura dell’isola. (dal comunicato stampa)