Calendario eventi a cura di Paolo Pulina
Presentazione del volume “La Via dei Retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” scritto da Caterina Virdis Limentani e Maria Vittoria Spissu - Circolo Culturale Sardo "Eleonora d’Arborea" di Padova
A Padova, mercoledì 14 novembre 2018, alle ore 17.00, presso la Sala del Romanino, Musei Civici di Padova-Piazza Eremitani 8, per iniziativa del Circolo Culturale Sardo “Eleonora D’Arborea”, in collaborazione con Università Popolare, F.A.S.I., Comune di Padova-Assessorato alla Cultura, viene organizzata la presentazione del volume La Via dei Retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento pubblicato da Carlo Delfino Editore (2018) e scritto a quattro mani da Caterina Virdis Limentani e Maria Vittoria Spissu.
Ne parlano:
Mari Pietrogiovanna (Università di Padova),
Maria Vittoria Spissu (Università di Bologna).
Introduce: Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia).
Interamente dedicato alla pittura nell'Isola, tra Gotico e Rinascimento, il volume, corredato da 18 tavole a tutta pagina e ben 401 illustrazioni a colori, si configura come un testo capace di far conoscere, nella maniera più affascinante e completa, i preziosi altari dipinti su fondo oro.
La Via dei Retabli rivela uno spiccato sguardo europeo, fornendo al lettore la possibilità di scoprire le connessioni che legano i retabli realizzati in (e per la) Sardegna a quanto prodotto nei territori al tempo compresi nella stessa Corona d'Aragona e nell'Impero di Carlo V. Il volume consente di seguire inoltre il fluire delle corrispondenze, figurative e stilistiche, tra retabli sardi e dipinti del Levante spagnolo, illustrando per la prima volta nello specifico interazioni con le fonti grafiche nordiche, la pittura flandro-iberica, l'arte fiamminga e la maniera moderna italiana. Oltre alla prospettiva di analisi così allargata, si concentra infine sul contesto e la microstoria. La Sardegna tra XV e XVI secolo si rivelerà come composito regno-crocevia, capace di rielaborare idee provenienti dalla cultura italiana e europea, e di creare una specifica scuola di pittori, chiamati a rappresentare uno dei più sfaccettati e singolari Rinascimenti mediterranei.
Le autrici
Caterina Virdis Limentani (scomparsa a settembre 2018) è stata professoressa ordinaria di Storia dell'Arte Moderna, ha insegnato inoltre Storia dell'Arte Fiamminga e Olandese, Iconografia e Iconologia, nelle Università di Padova, Milano Cattolica e Sassari. È presente in campo internazionale con numerose pubblicazioni e partecipazioni a congressi, mentre in ambito nazionale ha diretto rilevanti campagne di ricerca e curato mostre e convegni specialistici. La sua produzione scientifica è di ampio raggio, comprendendo studi su specifici artisti, come Rubens e van Dyck. Si è dedicata alla pittura e alla miniatura del Cinquecento europeo, con una particolare attenzione a Jheronimus Bosch. Una parte consistente delle sue pubblicazioni rivela il suo peculiare interesse per i rapporti fra la pittura del Nord Europa e la pittura dei paesi del Mediterraneo. È stata inoltre specialista di indagini tecnologiche sui dipinti su tavola.
Maria Vittoria Spissu è assegnista di ricerca presso l'Università di Bologna, dove ha ricevuto il dottorato in Storia dell'Arte Moderna ed è stata professore a contratto. Ha pubblicato la monografia Il Maestro di Ozieri. Le inquietudini nordiche di un pittore nella Sardegna del Cinquecento. Ha partecipato a convegni internazionali con interventi sulla raffigurazione dell'alterità religiosa; la circolazione di idee e la pittura flandro-iberica; la ricezione degli artisti nordici negli scritti italiani di primo Cinquecento; il Rinascimento meridionale e quello mediterraneo. Fa parte del gruppo di ricerca internazionale “Spanish Italy and the Iberian Americas”, diretto dalla Columbia University (NY) e finanziato come “Connecting Art Histories Project” dalla Getty Foundation (LA). È stata borsista presso l'Università di Sassari, nell'ambito del programma Master&Back, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, e dell'International Studies Institute (Firenze).